In un intervista del nostro Fabio Allegreni per la rubrica Crowd4Fund, Federico Fiorentini di BRD Consulting illustra i vantaggi di utilizzare piattaforme UK per il lancio di campagne di equity crowdfunding.
In Italia, nonostante il numero e gli sforzi delle piattaforme autorizzate, le campagne di equity crowdfunding sono ancora merce rara. Alcune startup italiane si sono recentemente rivolte a piattaforme UK ottenendo successi importanti.
In questa intervista di Fabio Allegreni per la rubrica Crowd4Fund su Key4Biz.it, curata da noi, Federico Fiorentini, General Manager di BRD Consulting, fa una panoramica dei vantaggi per un’impresa italiana di raccogliere fondi in UK con l’equity crowdfunding e delle principali modalità con cui affrontare questa sfida.
Emerge che i vantaggi principali derivano dalla maggiore consuetudine, anche culturale, degli investitori inglesi con le startup e con l’equity crowdfunding, ma anche dal fatto che le regole UK consentono anche ad imprese non necessariamente innovative di utilizzare questa forma di finaziamento alternativo.
Un altro elemento, che può essere decisivo, è il programma di incentivi agli investitori messo a punto dal Governo britannico, che consente di detrarre dalle imposte fino al 50% dell’investimento.
Certo, è necessario che l’impresa abbia una sede in UK, ma non è obbligatorio che sia quella operativa, e, d’altra parte, i costi e le formalità burocratiche per aprire una Ltd sono assai inferiori che in Italia.